Donnerstag, 19. Februar 2009

Wahlschlappe PD

Genau darum geht's. Ich teile vollkommen die Meinung, die Peter Gomez in diesem Artikel zum Ausdruck bringt.

Fine corsa

Vignetta di NatangeloNessuno è in grado di dire se il Partito Democratico esisterà ancora una volta superata la boa delle prossime elezioni europee. Dopo aver letto le parole usate mercoledì da Walter Veltroni nel suo discorso di commiato, un fatto è comunque chiaro. L'ex segretario non ha capito perché milioni di cittadini hanno smesso di votare per il suo partito. Non ha capito o, forse, come fanno altri dirigenti del Pd, ha fatto finta di non capire.

Il tarlo che sta erodendo quella formazione politica ha infatti un nome preciso: credibilità. Il Pd perde perché non è credibile. E non è un problema di idee o di progetti. È invece una questione di uomini e di comportamenti.

Il continuo susseguirsi di scandali, le mancate dimissioni di chi ha fallito come amministratore pubblico (vedi Campania), la decisione di non sottrarsi alla logica delle nomine partitocratiche nella Rai, nelle authority e in ogni altro ente, hanno finito per togliere agli elettori di centro-sinistra anche le ultime illusioni. A poco a poco il mito della differenza, della diversità dal centro-destra, è venuto a cadere.

Per questo è il caso di ricordare che, paradossalmente, il Pd era entrato in crisi già due anni prima di nascere. Aveva cominciato a morire alla vigilia delle elezioni del 2006 quando fu pubblicata (da "Il Giornale") una celebre telefonata tra Piero Fassino e il big boss di Unipol, Giovanni Consorte, in cui l'allora segretario dei Ds diceva «Siamo padroni di una banca». È stato da quel momento in poi che Silvio Berlusconi ha potuto cominciare a ripetere «anche loro sono uguali» venendo sempre più creduto. Giorno dopo giorno, infatti, ci pensavano le pagine di cronaca (spesso nera) dei giornali a dargli ragione.

A un situazione del genere il centro-sinistra prima, e il Pd poi, avrebbe potuto (e dovuto) reagire con dei gesti forti e simbolici. Invece non è accaduto nulla. Il gruppo dirigente è rimasto immobile. Veltroni ha taciuto. O ha parlato troppo poco. E dal Pd se ne sono così andati i migliori. Gli elettori.

Von: Peter Gomez, http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/

2 Kommentare:

  1. Teile di Meinung von Gomez. Ein anderes Beispiel ist auch der Mangel an richtiger Opposition, die der PD in den letzten Monaten gezeigt hat. Damit meine ich nicht die schreiende, ueberdrehte, populistische Opposition von DiPietro, sondern die Mitarbeit im Parlament dazu zu nutzen, eine richtige und ehrliche Informationsarbeit bei den Buergern zu machen, Misswirtschaft und Skandale aufzudecken; eigene Projekte in die parlamentarische Arbeit und die Medien zu bringen - ohne sich von Ablenkungsmaneuwern von Berlusconi abbringen zu lassen.
    Nichts von alledem haben sie gemacht, was sie in den Augen der Buerger also Teil des kranken Systems bestaetigt hat. Sicherlich haben sie selbst zu viele "schelettri nei loro vari armadi".
    Gruss,
    Norbert
    norbertlochmann@yahoo.com

    AntwortenLöschen
  2. Ist die Opposition von Di Pietro wirklich überdreht? Was soll man zu einem Ministerpräsidenten sagen, der ohne die Gesetze, die er für sich gemacht hat, eigentlich schon im Knast sein müsste? Bei mir ist etwas anderes schön langsam überdreht.

    AntwortenLöschen